Le materie plastiche di qualità certificata.

La scelta dei materiali nella realizzazione delle cucce e delle ciotole per cani e gatti DDplus Pet è dettata da criteri di eco sostenibilità in linea con la tutela dei biosistemi, oltre che alla tutela della salute dei nostri amici a quattro zampe.

Quando parliamo di materiali certificati, intendiamo dire che la qualità delle materie prime è stata testata seguendo protocolli molto rigidi in grado di evidenziare tra l’altro, la conformità al contatto con il cibo, la resistenza meccanica, la pulizia con determinate sostanze, la riciclabilità, la resistenza ai raggi U.V. e non ultima la certificazione Fitok necessaria a purificare il legno di importazione da eventuali parassiti e tutelare la biodiversità. A questo si aggiunga che le aziende produttrici le materie prime, devono seguire rigidi protocolli per garantire l’assoluto controllo delle emissioni nocive all’ambiente durante la lavorazione.

Progettare e produrre con responsabilità vuol dire anche rispettare gli equilibri naturali tenendo conto di quei fattori che solo in apparenza sembrano essere ininfluenti per la riuscita di un buon prodotto. L’uso delle plastiche che nel corso degli anni si è trasformato in quell’abuso che ha generato i danni che noi tutti conosciamo, ha creato una cultura fuorviante e fuorviata del materiale e delle sue applicazioni. Erroneamente nell’immaginario collettivo, si pensa che la plastica sia una sostanza economica concepita per ottenere manufatti a basso costo, senza sapere che esistono polimeri dalle prestazioni eccezionali utilizzati nei settori tecnologici più evoluti, a cominciare da quello sanitario per arrivare a quello aerospaziale. Troppo spesso il fattore “prezzo-basso” induce il consumatore a scelte inconsapevoli e talvolta ingannevoli, proprio perché in passato non è stata diffusa una conoscenza adeguata e responsabile dei materiali sintetici. La dimostrazione più evidente della disinformazione del mercato, sta nel credere che il concetto di quantità sia sinonimo di qualità, lasciandosi confondere dai valori superficiali del prodotto, non disponendo degli strumenti di analisi capaci di fargli apprezzare tutto ciò che sta oltre la superficie.